Lo smartphone peggiora la nostra concentrazione anche quando è spento. A rivelarlo è uno studio condotto dall’Università di Austin che fa nuova luce sul rapporto tra la capacità cognitive e l‘utilizzo del device e, più in generale, sul peso che i dispositivi elettronici hanno sulla nostra vita. Analizzando un campione di ottocento partecipanti, gli esperti hanno realizzato due differenti esperimenti. Nel primo test a 520 soggetti è stato chiesto di compilare un form lasciando lo smartphone in un’altra stanza, tenerlo in tasca, nella borsa o semplicemente con lo schermo rivolto in basso sulla scrivania. Dai risultati del test è emerso che i soggetti che avevano lasciato il device in un’altra camera riuscivano ad ottenere dei risultati migliori rispetto a coloro che lo tenevano in tasca, sulla scrivania o in borsa.
Per l’altro test, invece, è stato chiesto ad un gruppo di 275 volontari il livello di dipendenza dallo smartphone. Coloro che hanno confessato di essere maggiormente dipendenti hanno conseguito dei risultati peggiori anche con il dispositivo spento, poggiato sulla scrivania o in borsa. Il test ha dimostrato come anche la sola presenza del device nelle immediate vicinanze sia in grado di diminuire sensibilmente le capacità cognitive e di concentrazione.