E’ una pirateria del tutto particolare quella messa in pratica dalle orche dello Stretto di Bering, lo spazio di mare che separa l’Alaska dalla Siberia in una delle aree più gelide ed inospitali del pianeta. I cetacei, in pratica, hanno imparato ad inseguire le imbarcazioni dei pescatori depredandone le reti. Le orche, coerenti con la loro fama di predatrici voraci, si avventano sui pescherecci mettendone a serio rischio la stabilità. Ottenere cibo in abbondanza senza il lavoro della caccia è senza dubbio allettante per i cetacei che stanno insegnando le tecniche di caccia e di riconoscimento delle imbarcazioni anche ai piccoli.
Un pescatore, in particolare, ha dichiarato come abbia tentato di scappare da una gang di orche per ben due giorni e, infine, sia stato costretto ad un’inevitabile resa perdendo oltre cinque tonnellate di pesce. Per ora i sistemi di allontanamento con i sonar non hanno dato i frutti sperati; l’unica tecnica funzionante è stata la rilevazione satellitare che consente ai pescatori di localizzare le orche ed evitarle.