Se fino a qualche anno fa l’osservazione di un pianeta orbitante al di fuori del Sistema Solare era possibile solo attraverso una serie di particolari condizioni, oggi le tecniche per analizzare i corpi celesti sono diventate così avanzate da permetterne la misurazione anche della luminosità intrinseca. Si tratta di un passo fondamentale per l’osservazione spaziale perché consente di comprendere lo spettro atmosferico di oggetti lontanissimi. E’ quanto accaduto per 51 Eridani b, un pianeta gassoso che si trova ad una distanza di 100 anni luce dalla nostra posizione.
Attraverso una serie di rilevazioni realizzate dall’Arizona State University, gli esperti hanno calcolato, con estrema precisione, la luminosità del corpo celeste. Da questi dati è stato possibile risalire allo spettro dell’atmosfera rilevando una notevole tendenza verso il rosse. Si tratta di un fenomeno collegabile alla presenza di un cielo parzialmente nuvoloso. Le nuvole di 51 Eridani b, secondo le prime ricostruzioni, dipendono da un processo di trasformazione che sta portando le temperature del pianeta ad abbassarsi. La ricerca rappresenta un traguardo importante per l’osservazione degli esopianeti e delle atmosfere che li circondano.