Trappist-1: panspermia tra i pianeti del sistema?

This artist’s impression shows the view just above the surface of one of the middle planets in the TRAPPIST-1 system, with the glare of the host star illuminating the rocky surface. At least seven planets orbit this ultracool dwarf star 40 light-years from Earth and they are all roughly the same size as the Earth. They are at the right distances from their star for liquid water to exist on the surfaces of several of them. This artist’s impression is based on the known physical parameters for the planets and stars seen, and uses a vast database of objects in the Universe.

La vita sui pianeti che compongono il sistema planetario Trappist – 1 avrebbe potuto svilupparsi in maniera del tutto inedita. Secondo una ricerca dell‘Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, la distanza davvero ridotta tra i corpi celesti, avrebbe favorito un particolare processo chiamato panspermia. Attraverso delle comete e dei meteoriti, in pratica, le forme di vita avrebbero potuto ”contagiare” i vari pianeti. Lo studio, ottenuto attraverso una serie di simulazioni concentrate soprattutto sui tre corpi celesti considerati come abitabili, è partito da un dato di fatto: la distanza tra i corpi celesti del sistema Trappist – 1 è inferiore di ben dici volte rispetto allo spazio che intercorre tra la Terra e Marte.
Si tratta di un fattore importante visto che l’ipotetico impatto di un meteorite su un pianeta abitabile e, con forme di vita, proietti dei detriti sui vicini corpi celesti, espandendo, così, la vita sotto forma batterica. Insomma, se le forme di vita dovessero albergare sul sistema planetario Trappist-1, è probabile che si sia espansa su più di un pianeta.