Una frattura lunga decine di chilometri, che darà origine ad uno degli iceberg più grandi ed estesi ma visti prima, tale da raggiungere le dimensioni dello stato americano del Delaware. E’ nota come Larsen C la piattaforma di ghiaccio dalla quale, una volta che la frattura sarà completa, si formerà il nuovo immenso blocco di ghiaccio; e stando ai risultati del progetto britannico Midas promosso dalle universita’ di Swansea e Aberystwyth, restano solo 13 chilometri prima che la frattura sia completa. Dal 2014 il fenomeno viene costantemente monitorato e, come dichiarato dal glaciologo Eric J. Rignot, dell’Università della California a Irvine, “quando la fessura prende una curva di 90 gradi come ora, succede in poche settimane, non oltre”.
Il processo potrebbe essere rapido ma potrebbe richiedere anche tempi molto lunghi, come rilevato dal glaciologo Massimo Frezzotti dell’Enea, che da anni lavora nel Programma Nazionale di Ricerca in Antartide, secondo il quale il ritmo del distacco è attualmente pari ad un metro al giorno: “la fratturazione completa – ha osservato – dovrebbe avvenire tra 13mila giorni“. Si tratta di una situazione nota da molto tempo e gli esperti sono consapevoli che è ormai irreversibile e che la piattaforma sia destinata a staccarsi e, anche se il momento del distacco non fosse imminente, hanno già messo in conto il fatto che prima o poi si verificherà, con ripercussioni sul resto della piattaforma che vedrà ridotte notevolmente le sue dimensioni e risulterà maggiormente esposta all’ulteriore rischio di nuove rotture. Vi saranno dunque conseguenze anche sul livello dei mari.