E’ una storia da riscrivere quella dell’Homo sapiens. A rivelarlo è un ritrovamento in Marocco con dei fossili risalenti 300mila anni fa. Un’epoca precedente di ben 100mila anni rispetto all’origine, fino ad ora conosciuta, dell’antico ominide. Utensili ed ossa di animali hanno consentito di risalire anche al tipo di alimentazione a base di carne di zebra, gazzella ed uova di struzzo. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature e coordinata dall’Istituto Max Planck di antropologia evolutiva di Lipsia, riscrive l’origine dell‘Homo sapiens rilevando come, prima di giungere in Europa, avesse già affrontato lunghe migrazioni in Africa.
I frammenti scoperti appartengono a cinque individui diversi e mostrano i segni di una prima fase evolutiva dell’Homo Sapiens con un viso e dei denti che ricordano molto l’uomo moderno mentre la scatola cranica mostra ancora caratteristiche ”arcaiche”. La scoperta ha un’importanza storica perché smentisce la vecchia credenza secondo cui tutti gli esseri umani di oggi discendano da un’unica popolazione vissuta nell’Africa orientale 200.000 anni fa. I nuovi dati mostrano, invece, come l’Homo Sapiens fosse diffuso nell’intera Africa già 300.000 anni fa.