Gli antichi Egizi e i moderni egiziani non sono così simili, dal punto di vista genetico, come si potrebbe pensare. A rivelarlo è una ricerca realizzata dalle università di Tubinga e Jena concentrata sul patrimonio genetico degli antichi abitanti del regno dei faraoni. Uno dei primi aspetti portati alla luce dagli studiosi è la mancanza di influenze dai dominatori stranieri come i Macedoni di Alessandro Magno nel periodo tolemaico e romano. Legami molto stretti sono stati scoperti, invece, con i popoli del Medio Oriente e del Mediterraneo orientale, soprattutto la zona di Israele.
La scoperta è basata su dato dello studio del DNA di 93 mummie. I reperti provenivano dal sito di Abusir el-Meleq, un antico centro abitato nei pressi Nilo e risalgono ad un periodo compreso tra il 1.400 avanti Cristo e il 400 dopo Cristo. Dalla ricerca è emerso come gli antichi Egizi non abbiano mescolato il loro DNA con i Romani, ma soprattutto come il loro profilo genetico risulti radicalmente differente da quello moderno. Gli egiziani di oggi presentano, infatti, numerosi tratti in comune con le popolazioni sub sahariane, forse frutto di successive emigrazioni e spostamenti dal centro al nord Africa.