Un buco dal diametro di centinaia di metri è stato individuato dal Mars Reconnaissance Orbiter nei pressi del Polo Sud di Marte. Un terreno a macchie si è presentato al cospetto dell’orbiter, per effetto della sublimazione estiva del ghiaccio di CO2 che copre vaste aree dell’area polare del pianeta rosso. Insomma gli esperti si aspettavano delle formazioni dalla forma particolare, ma mai una voragine di questo tipo.
Il buco immortalato dalla fotocamera HiRISE, è diverso da tutte le formazioni dell’area e del pianeta più in generale rappresentando una delle maggiori ”stranezze” mai avvistate da quando, undici anni fa, il MRO ha cominciato il suo viaggio intorno a Marte. La forma e la profondità sono le caratteristiche più curiose del buco oltre alla presenza di ghiaccio all’interno. Ma cosa ha potuto originare la formazione? Dall’impatto meteorico al crollo di un tunnel di lava sotterraneo passando per l’attività vulcanica fino alle tracce di un’antica inondazione: le possibili spiegazioni sono tante, tutte oggetto di ricerca da parte degli scienziati.