Segnali d’acqua registrati in tre sistemi planetari ”vicini” al nostro e noti per ospitare una serie di esopianeti. Si tratta di una scoperta eccezionale dovuta agli studi di Cristiano Cosmovici, ricercatore all’Inaf Iaps di Roma e Sergei Pogrebenko del Jive. I dati, pubblicati sulle pagine della rivista International Journal of Astrobiology, aprono nuovi orizzonti sul tema della ricerca di acqua nei pianeti extrasolari. Una particolare linea di emissione a 22 GHz, la Microvawe Amplification by Stimulated Emission of Radiation, è da alcuni anni associata, in astrofisica, ad una componente dello spettro delle nubi interstellari galattiche ed extragalattiche. Si tratta di una linea a fortissima intensità ed utilizzata per scovare l’acqua portata dalle comete, anche nei punti più lontani.
Grazie alle osservazioni dello spettrometro Spectra-2, ben tre sistemi planetari hanno mostrato valori significativi di segnale maser e quindi di probabile presenza di acqua. Si tratta di Epsilon Eridani, un sistema collocato a 10,8 anni luce di distanza dal Sole e circondato, al pari del nostro Sistema Solare, da una cintura di comete possibili portatrici di acqua, Lalande 21185, una stella distante appena 8,3 anni luce intorno alla quale orbitano tre enormi esopianeti giganti e Gliese 581 circondata da un numero di pianeti dai tre ai cinque e particolarmente indiziati per la presenza di forme di vita.