Una battaglia a colpi proiettili di fionda quella che vide gli Scoti ed i Romani fronteggiarsi nei pressi di Burnswark in Scozia. Sono oltre quattrocento i proiettili scoperti sul fianco di una collina lungo quello che era stato un campo di combattimento circa 1900 anni fa. Si tratta di piccoli oggetti in piombo scoperti lungo una superficie di 460 metri ed utilizzati da Romani nel corso di un assedio. I proiettili avevano un peso di circa cinquanta grammi e non avevano nulla da invidiare alle armi moderne. Il potere di arresto delle fionde, secondo le ricerche, era di poco inferiore ad una pistola 44 Magnum. I lanciatori, inoltre, erano in grado di colpire in pieno i bersagli anche più piccoli di una persona a 120 metri, l’esatta distanza che separava il bastione romano dal nemico.
Gli effetti per il nemico assiepato sulla collina furono devastanti, anche da punto di vista psicologico, visto che i proiettili erano dotati di un foro centrale in grado di produrre un suono terrificante per i nemici. Quella di Burnswark fu la prima di una lunga serie di battaglie che vide impegnati i Romani contro le tribù ribelli che vivevano nell’area a nord del Vallo di Adriano. L’invasione, nonostante gli armamenti superiori, non ebbe successo contro un nemico ostico ed in grado di nascondersi tra colline e paludi.