Gli uomini, tra un milione di anni, potrebbero essere del tutto diversi da oggi. Ammesso che popoli ancora questo o altri pianeti nello spazio, l’essere umano del futuro potrebbe avere delle caratteristiche oggi inimmaginabili secondo una ricerca condotta dalla Columbia University. In pratica, secondo gli esperti, ci saranno profonde differenze tra gli uomini di oggi e quelli del futuro, sia dal punto di vista biologico che culturale. Una significativa integrazione tra corpo ed elettronica caratterizzerà i nostri discendenti con i confini tra vita biologica ed artificiale sempre più labili. Della stessa visione anche Juan Enriquez, autore e accademico messicano che da tempo si occupa di analizzare le ricadute della scienza e della tecnologia sull‘evoluzione del genere umano. Secondo l’esperto già oggi la scienza è in grado di realizzare organi artificiali, installare dei dispositivi capaci di assistere alle funzioni vitali dei vari organi come i pacemaker o potenziandone le capacità come gli apparecchi acustici.
E nel futuro l’evoluzione accelererà rendendo il corpo umano un misto tra organi ed apparecchi tecnologici. L’innovazione renderà l’uomo immune dalle malattie oggi mortali grazie alle modifiche del DNA e probabilmente anche in grado di viaggiare nello spazio senza subire i danni delle radiazioni cosmiche. Gli esseri umani del domani potrebbe colonizzare Marte adattandosi alle condizioni del pianeta rosso. Un’altra caratteristica che secondo Enriquez accompagnerà l’uomo del futuro saranno le dimensioni maggiori delle pupille, per vedere anche in condizioni di penombra e su pianeti poco illuminati. La pelle potrebbe essere più scura, per le radiazioni cosmiche, potremmo avere una fronte più ampia, adatta a contenere un cervello di dimensioni senza dubbio maggiori mentre le narici risulteranno più ampie per respirare anche in ambienti poveri di ossigeno.