Essere colpiti da un fulmine è la seconda causa di morte al mondo per eventi atmosferici. Eppure la percentuale di chi muore per la scarica si ferma al 20%. Insomma in tanti riescono a sopravvivere anche se le ricadute sul corpo sono davvero gravi e spesso invalidanti. La maggior parte dei decessi, inoltre, avviene per arresto cardiaco o per problemi respiratori, quasi mai per le bruciature del fulmine. Un altro elemento da tenere presente è che gran parte della scarica passa per la superficie del corpo e non per gli organi interni. E gli effetti si vedono soprattutto sui vestiti che vengono spesso ridotti a brandelli mentre la pelle subisce profonde ustioni.
Le conseguenze del fulmine sul corpo vanno dai danni al cervello, anche permanenti, ai disturbi dell’udito e della vista. Anche la pressione alta è una delle conseguenze del fulmine; spesso può durare anche diversi mesi. Le bruciature sono registrate soprattutto nei punti di entrata e di uscita della scarica mentre l’arresto cardiaco e respiratorio rappresentano le ricadute più gravi ed in grado di portare al decesso. Un altro elemento da tenere presente è che spesso a colpire non è direttamente il fulmine, ma le scariche laterali, dei residui di fulmine che, dopo essersi abbattuto su un oggetto, si scarica su altri bersagli vicino con saette di potenza inferiore.