Uno sversamento ininterrotto per oltre due mesi ha provocato un enorme disastro ambientale nell’area di North West Shelf in Australia. Teatro di uno degli sversamenti più devastanti in assoluto del paese è una piattaforma petrolifera. Secondo le prime notizie, sembra che l’entità dello sversamento sia di ben 10.500 litri di petrolio. Ma è l’atteggiamento della Nopsema (The National Offshore Petroleum Safety and Environmental Management Authority) a lasciare interdetti.
Sembra che il disastro sia stato tenuto nascosto per diverse settimane, fino a quando un’inchiesta del Guardian ne ha rilevato la mole. E solo a seguito dell’inchiesta la Nopsema ha deciso di ammettere la perdita che ha avuto una durata di ben due mesi. In questo periodo ben 175 i litri di petrolio sono finiti ogni giorno nell’oceano mentre la piattaforma era in stato manutenzione. Nessuno degli addetti ha evidenziato lo sversamento che è stato scoperto solo giorni dopo. Secondo le prime dichiarazioni dell’Autorità, la problematica sarebbe dovuta ad un sigillo corroso, ma nessuna notizia è stata rivelata sui dettagli, sull’area precisa dello sversamento e soprattutto sulle colpe dell’incidente.