Proxima B, l’esopianeta intorno a Proxima Centauri, ha affascinato gli astronomi fin da subito. La scoperta, avvenuta pochi mesi fa, ha aperto la strada ad una serie di studi rivolti ad indagare le caratteristiche del ‘‘gemello della Terra”. E’ il clima ad interessare maggiormente gli esperti, un elemento fondamentale per stabilire la reale abitabilità del corpo celeste. Una ricerca pubblicata su Astronomy & Astrophysics e realizzata dagli esperti dell’Università di Exeter ha cercato di indagare, per la prima volta, il meteo di Proxima b, con dati davvero sorprendenti.
Sappiamo che il corpo celeste è di natura rocciosa ed è collocato ad una distanza ideale alla sua stella per ospitare significative quantità di acqua allo stato liquido e, quindi, forme di vita. Ma come detto è il clima ad essere l’elemento discriminante. Attraverso una serie di modelli di climatologia, gli esperti hanno simulato le possibili condizioni di Proxima b adattando il modello alle differenti atmosfere che potrebbero avvolgere il pianeta. E i risultati non hanno deluso le aspettative: su Proxima b potrebbe esserci un clima stabile, adatto ad ospitare forme di vita. Ma quella individuata dagli esperti è solo una delle possibili condizioni: saranno necessarie ulteriori simulazioni per capire se il corpo celeste è realmente adatto ad ospitare forme di vita.