Una nuova ricerca sui Campi Flegrei, pubblicata dalla rivista Nature Communications e realizzata dall’Università di Londra, ha destato non poca preoccupazione in ambito scientifico e non solo. In pratica, secondo i ricercatori, il supervulcano campano starebbe dando segni di irrequietezza, una situazione che, però, non cambia in alcun modo la condizione di allerta gialla emanata già nel 2012. Anche l’INGV ha ribadito come il risultato dello studio sia di mera natura scientifica e ” priva di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile“. Ma cosa sta accadendo al vulcano dei Campi Flegrei?
Secondo gli studiosi l’intera area sta dando segni di ”agitazione”, una condizione che potrebbe portare ad un‘eruzione a lungo termine. Ma le informazioni non sono ancora sufficienti per stabilire lo sviluppo, nel prossimo futuro, dei Campi Flegrei ed anche per stabilire la soglia di criticità dell’energia accumulata. Attraverso un modello, però, gli esperti hanno previsto che, qualora la situazione di criticità individuata si evolvesse in un’eruzione, essa sarebbe comunque di modesta entità; al pari dell’evento del 1538 che portò alla formazione del cosiddetto ”Monte Nuovo” ed alla distruzione del villaggio medievale di Tripergole.