Tornado ”forza otto” colpiscono periodicamente il pianeta Marte scavandone la superficie con formazioni striate visibili solo all’infrarosso. La scoperta è dovuta agli esperti della Brown University in uno studio pubblicato sulla rivista Icarus. Le striature sulle bocche di alcuni crateri da impatto hanno interrogato non poco gli esperti come anche il materiale trascinato lontano dalla posizione originale. Attraverso una serie di rilevazioni geologiche, simulazioni e modelli, gli studiosi hanno ricostruito la potenza dei venti che soffiano su Marte, pari ad 800 chilometri all’ora.
A generare i potentissimi fenomeni sarebbero gli impatti asteroidali con il suolo. Durante questi eventi, tonnellate di materiale verrebbero vaporizzate con la formazione di enormi pennacchi di vapore che si spostano sul suolo marziano ad un’incredibile velocità. Il fenomeno sarebbe in grado di provocare delle violente tempeste in grado di spazzare il suolo rasoterra e le formazioni emerse come le creste dei crateri facendo emergere gli strati più profondi del terreno. In queste aree, spoglie dai detriti, si registrerebbe una maggiore capacità del terreno di trattenere il calore mostrandosi con una luminosità maggiore alle rilevazioni all’infrarosso termico. Lo scopo degli esperti è, ora, scoprire perché le striature si formino solo accanto ad alcuni crateri.