La carne rossa aumenta il rischio di contrarre nove tipi di malattie croniche e, in generale di morte. Non sono buone notizie per gli amanti della bistecca quelle rese note dal British Medical Journal sul consumo di carne. Dai tumori alle malattie cardiache e respiratorie passando per l’ictus, il diabete, varie tipologie di infezioni, l’Alzheimer fino alle malattie del fegato e renali. Gli effetti della carne sono stati riportati dalla celebre rivista in copertina. Lo studio è stato condotto dagli epidemiologi dei National Cancer Institute di Bethesda su un vasto campione di oltre 536.000 americani in una ricerca dalla durata di sedici anni. E i dati parlano chiaro: all’aumentare dell’assunzione di carne rossa, cresce anche la quantità di decessi.
Gli esperti, hanno suddiviso il campione, a seconda dei grammi di carne consumati, in cinque categorie. Per quanto riguarda i tumori, ad esempio, sono stati registrati 7.869 casi in chi assumeva un grammo di carne rossa ogni mille calorie, per due grammi si è passati a 8.510, con tre grammi a 9.228, 9.858 con quattro, 10.275 con 5. Naturalmente la lettura dei dai è molto più complessa di quanto possa sembrare. Sono da valutare, infatti, l‘incidenza dei carcinogeni prodotti dalla cottura, l’aggiunta degli additivi, l’alimentazione non sempre sana degli animali e la minore assunzione di verdura fresca in luogo della carne. Ma non tutta la carne fa male. La ricerca ha infatti dimostrato come, all’introduzione di carni bianche o pesce, il rischio diminuisce fino a sparire. Chi mangia carni bianche, in media, ha un pericolo inferiore di un quarto.