Il rogo di Pomezia dei giorni scorsi ha riportato l’attenzione sui rischi collegati all’amianto ed alla diossina. Sostanze inquinanti e soprattutto in grado di provocare varie tipologie di problemi alla salute, fino al cancro . E se la presenza di amianto è stata smentita dalle autorità di Pomezia, i primi dati sulla diossina sembrerebbero davvero preoccupanti. Ma quali sono i rischi? La diossina è una sostanza altamente tossica e rappresenta il prodotto di determinati processi chimici come la decomposizione di funghi, ma soprattutto con la combustione e si divide, per composizione, in diverse varianti. Il termine deriva dalla composizione chimica con due molecole di ossigeno e due di benzene clorato. Quando aumenta la temperatura di una sostanza ricca di cloro, si sprigiona la diossina.
Caratterizzata da un lungo percorso di deterioramento, la diossina viene assunta soprattutto attraverso i cibi. La sostanza, infatti, si posa sull’erba, nell’acqua e nei prodotti della terra entrando nella catena alimentare. Dalla carne di maiale al pollo fino alle uova: proprio tutti i prodotti possono contenerla. Anche se il livello di diossina letale per la salute è, di solito, molto alto, le catastrofi come quella di Pomezia possono aumentare i rischi per la salute. Ma veniamo alle conseguenze dannose della diossina. Secondo alcune analisi di laboratorio la diossina sarebbe in grado di provocare un calo della fertilità, aumenterebbe l’incidenza degli aborti spontanei, rallenterebbe il processo di apprendimento, indebolirebbe il sistema immunitario con ricadute significative anche sul livello di testosterone.