Sushi: i pericoli del consumo di pesce crudo

Consumare pesce crudo può essere molto pericoloso per la nostra salute. Negli ultimi anni non si contano i ristoranti giapponesi che hanno proposto la formula ”All You can Eat” un’offerta speciale che consente ai clienti di mangiare le varie pietanze della tradizioni nipponica a prezzi davvero stracciati. Ma l’abitudine a mangiare pesce crudo, nel nostro paese, vengono da lontano. Da secoli i pescatori dell’Adriatico meridionale usavano mangiare i cosiddetti frutti di mare, subito dopo la pesca esponendosi inconsapevolmente a diversi rischi. Insomma che sia per il consumo di sushi che per antiche tradizioni nostrane, mangiare il pesce crudo è comunque pericoloso. Sono davvero tanti i microrganismi che possono annidarsi in questa particolare pietanza, tra cui la Listeria, la Salmonella e l’Escherichia Coli. Si tratta di batteri in grado di mettere seriamente a rischio la salute del sistema gastrointestinale.

Sushi: i pericoli del consumo di pesce crudo

Ma è l’Anisakis a rappresentare il pericolo maggiore. Si tratta di un nematode parassita presente nella stragrande maggioranza delle aringhe, acciughe, merluzzo, salmone, tonno e nasello. Alcuni di questi pesci,come il salmone ed il tonno, vengono comunemente utilizzati per la preparazione del sushi. Insomma bisogna preoccuparsi? In realtà esiste una precisa normativa che impone ai ristoranti di congelare il pesce ad una temperatura inferiore ai 23 gradi sotto zero dopo l’eviscerazione. Si tratta di un processo che diminuisce al minimo le probabilità di assumere pericolosi parassiti, anche se è la cottura ad oltre sessanta gradi a rappresentare il metodo più sicuro.