L’ipotesi che un crosta ghiacciata racchiuda la presenza di un oceano extraterrestre coinvolge diversi satelliti naturali del Sistema Solare. Titano, Europa e Encelado sono le lune maggiormente indiziate, seguiti da Dione, altro satellite di Saturno, ed altri corpi celesti che potrebbero avere le condizioni adatte; ma non è sempre detto. A limitare il numero dei possibili ”papabili” è una ricerca pubblicata dal ”Journal of Geophysical Research: Planets”. Se nel 2014 Mimas, uno dei satelliti di Saturno, secondo gli esperti avrebbe potuto racchiudere un vasto oceano sotterraneo, ora sembra che le condizioni del corpo celeste non siano quelle ideali.
A differenza di Europa e Encelado hanno delle profonde spaccature e dei geyser, da cui fuoriescono dei getti di acqua, Mimas appare inerte. Secondo Alyssa Rose Rhoden dell’Università di Stato dell’Arizona, autrice dello studio, l’uniformità della superficie e la mancanza di qualsiasi tipo di fenditura è la più lampante prova di come Mimas sia del tutto privo di un oceano extraterrestre, probabilmente per la mancanza di una fonte di calore interna che riscalderebbe il ghiaccio trasformandolo in acqua.