Un problema che affligge molti uomini, anche giovani è la perdita di capelli. E’ un inestetismo che può dipendere da molti fattori, una componente importante è certamente la genetica. Abbiamo una scala per capire la gravità del problema, la scala di Nortwood, è composta da 7 livelli, che raffigurano a grandi linee la quantità di perdita di capelli.
Negli anni sono nati molti modi per cercare di porre rimedio alla calvizie e cercare di nasconderle :
- Parrucche
- Trapianto capelli
- Pomate e fiale
- Tricopigmentazione
Tricopigmentazione
Tra tutti i rimedi elencati, la tricopigmentazione è una soluzione innovativa, nata da pochi anni , non si tratta di un intervento chirurgico ma di un tipo particolare di tatuaggio. Tutta la tecnica si basa nel dare l’effetto rasato al cuoio capelluto, quindi è come se portassimo i capelli rasati a zero, con la testa piena di puntini. Si tatuano con pigmenti riassorbibili, minuscoli puntini, dove appunto è presente il diradamento o l’alopecia, con il pigmento del colore dei capelli esistenti. Il risultato è molto naturale e duraturo nel tempo.
Un’applicazione particolare di questo trattamento è anche la copertura di cicatrici in testa, dovute sia a incidenti che ad interventi chirurgici, molto utilizzato è in aggiunta al trapianto capelli per nascondere le eventuali cicatrici provocate da esso.
Nascondere la calvizie, un problema sempre più comune
Gli operatori della tricopigmentazione
Gli operatori non sono esattamente dei tatuatori, a differenza di quest’ultimi, utilizzano diversi macchinari, diversi pigmenti e una diversa tecnica, vengono chiamati dermopigmentisti ed esistono corsi appositi per effettuare questa tecnica. Quanto dura? Dolore? La tricopigmentazione dura circa un anno, dopo va ritoccata per disegnare altri capelli che con il tempo si sono sbiaditi. Ridisegnandoli, è possibile anche cambiare colore o decidere il maggiore o minore diradamento. Il concetto di dolore non è esatto, non si tratta di un tatuaggio che va in profondità, si tratta di pigmentare solo lo strato superiore dell’epidermide. La sensazione provata, che molti utenti registrano è appena di fastidio ma non si tratta di dolore.
