Anche le stelle cadenti hanno una voce. Una ricerca condotta dall’Università di Tel Aviv e pubblicata sulle pagine della rivista Geophysical Research Letters, ha chiarito come questi piccoli frammenti possano produrre un particolare suono. Non si contano, nei secoli, le testimonianze di persone che hanno descritto un particolare rumore, in occasione delle stelle cadenti o delle aurore. Un suono definito da alcuni come una sorta di lontano battito di mani. Oggi queste affermazioni trovano finalmente riscontro grazie allo studio dei ricercatori israeliani.
Attraverso la realizzazione di un modello, gli esperti hanno rivelato come l’impatto delle stelle cadenti con gli strati più alti dell’atmosfera sia in grado di produrre delle onde radio capaci di far vibrare degli oggetti e producendo, quindi, dei suoni. In pratica le onde in sé non provocano alcun tipo di rumore, ma possono ”muovere” determinati oggetti, come i vetri di una finestra, generando indirettamente i suoni descritti nelle testimonianze. Si tratta di un fenomeno conosciuto come elettrofonia, un processo comunemente utilizzato, nelle radio, per trasformare le onde elettromagnetiche in onde sonore udibili dall’orecchio umano.