La superficie di Cerere è caratterizzata da continui cedimenti del terreno, un fenomeno connesso alla presenza sotterranea di ghiaccio d’acqua. A rivelarlo è una ricerca condotta dal Georgia Institute of Technology e recentemente pubblicata sulla rivista Nature Geoscience. Lo studio si è basato sulle foto realizzate dalla sonda Dawn della missione della NASA. Le frane che colpiscono Cerere si dividono, in base alle rivelazioni, in tra categorie.
La prima tipologia di smottamento si mostra con un aspetto ampio e tondeggiante, un panorama non del tutto dissimile ai ghiacciai del nostro pianeta. Il secondo tipo, invece, si mostra con caratteristiche simili ai deposito che sulla Terra vengono prodotti dalle valanghe. E’ invece correlabile allo scioglimento dei ghiacci il terzo tipo di frana, collegata alla presenza di grandi crateri da impatto. Questi ”movimenti”, secondo gli esperti, mostrano, ancora una volta, come la il sottosuolo di Cerere sia un insieme di ghiaccio e roccia. Ed è proprio il ghiaccio d’acqua ad indurre i movimenti franosi, una sostanza che, secondo le prime stime degli esperti, sarebbe presente in superficie in misura tra il 10 e il 50%.