E’ un disturbo mentale legato all’insufficiente funzionamento di una specifica area del cervello a provocare l’attitudine al gioco d’azzardo. A rivelarlo è una ricerca condotta da un team di studiosi dell’Università di Kyoto e chiarisce un ulteriore aspetto della ludopatia. In pratica, secondo i ricercatori, i soggetti affetti da questo disturbo sarebbero meno in grado di valutare il pericolo ed adattarsi alle situazioni di rischio. Lo studio, pubblicato sulle pagine di Translational Psychiatry, si è basato sul comportamento di 50 volontari, di cui 21 affetti da disturbi legati al gioco d’azzardo e 29 sani.
Ai membri di entrambi i gruppi è stata realizzata una risonanza magnetica nella quale è stato osservata, negli individui affetti dalla ludopatia, un’attività cerebrale inferiore nella corteccia prefrontale dorsolaterale, un’area del cervello responsabile della flessibilità cognitiva. Si tratta di un aspetto non da sottovalutare secondo gli esperti in quanto rileva l’incapacità dei soggetti di adattare il loro comportamento al grado di rischio. In pratica mentre le persone sane sono in grado di prendere decisioni valutando la tollerabilità del pericolo, i soggetti che soffrono di dipendenza dal gioco d’azzardo si mostrano inclini a compiere azioni esponendosi ad inutili rischi.