Encelado potrebbe ospitare forme di vita, al pari della Terra primordiale. E’ l’atteso contenuto della conferenza stampa che la NASA sta trasmettendo in questi minuti. Si tratta di una scoperta davvero clamorosa (anche se non del tutto nuova), e che potrebbe aprire nuovi scenari sulla ricerca di vita extraterrestre. La luna di Saturno è caratterizzata da uno strato di ghiaccio superficiale che la rende molto luminosa nello spazio: una crosta glaciale che nasconde un vasto oceano di acqua.
Ed è proprio nelle profondità del profondo strato di liquido che gli esperti hanno scoperto gli indizi che ricondurrebbero ad un ambiente ospitale per alcune forme di vita batteriche. La scoperta è il frutto dei dati della sonda Cassini la quale ha rilevato idrogeno molecolare ed anidride carbonica nei pennacchi che si elevano in alcune aree di Encelado. Si tratta una prova dell’esistenza di sorgenti idrotermali oceaniche e soprattutto dell’esistenza degli ”elementi critici” per lo sviluppo del processo di metanogenesi. La relativa abbondanza di idrogeno e di condizioni che favoriscono la formazione di metano dall’anidride carbonica, rappresenta un elemento importante perché suggerisce la presenza delle condizioni di temperatura ed energia del tutto simili a quelle indispensabili per sostenere forme di vita, anche senza fotosintesi. Si tratterebbe dello stesso processo che si verifica nelle profondità degli oceani terrestri. Insomma la presenza di forme di vita, sulla luna di Saturno, potrebbe essere davvero probabile.