E’ stato per alcuni anni un oggetti di culto tanto da diffondersi dall’estremo oriente fino all’occidente diventando il portachiavi preferito da grandi e piccoli. Oggi il celebre Tamagotchi è ufficialmente ritornato sul mercato. Si tratta di un piccolo dispositivo, a forma di uovo, con all’interno un cucciolo virtuale da accudire. Un gioco semplice e popolare che ha avuto un significativo successo soprattutto nella metà del anni Novanta per poi scomparire negli anni successivi. A riportare in vita il Tamagotchi è la stessa compagnia che lo aveva lanciato sul mercato nel 1996: la Bandai Namco.
Non cambiano le regole del gioco mentre il guscio è caratterizzato da un design leggermente diverso e dimensioni minori. Sono oltre quaranta le versioni riproposte nel corso degli anni del Tamagotchi toccando il record di 76 milioni di dispositivi venduti. L’ultima versione, in via di commercializzazione, ha riproposto i sei personaggi originali. Non cambiano neppure la funzioni di gioco con i tre pulsanti destinati all’alimentazione, alla cura, alla pulizia ed al gioco. Il costo Tamagotchi è di 16 euro, ma la commercializzazione è riservata al solo Giappone.