Un nuovo risultato per la ricerca italiana contro i tumori. Gli studiosi dell’Università di Padova hanno sintetizzato una molecola in grado di alterare le funzioni dei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule. Attraverso questo meccanismo si giunge alla distruzione delle cellule malate, senza danneggiare quelle sane. Il tutto avviene spingendo le cellule tumorali che esprimono la proteina Kv1.3 verso un forte stress ossidativo che ne determina la distruzione. In pratica lemolecole riescono ad indurre un’elevata produzione di radicali liberi dell’ossigeno nelle cellule malate portandole alla distruzione.
Gli esperimenti in laboratorio sembrano incoraggianti. Durante la sperimentazione gli esperti hanno eliminato quasi tutte le cellule B della leucemia ottenute da pazienti affetti dalla variante linfatica cronica. Solo i linfociti B patologici sono stati uccisi, spiegano gli esperti, mentre i linfociti T sani, essenziali per le difese immunitarie, sono stati del tutto esenti dall’azione distruttiva. Il fenomeno è dato dalla presenza minore del canale ionico Kv1.3 nelle cellule sane e per la ridotta produzione di ossigeno ossidativo. Risultati positivi anche per gli esperimenti in laboratorio effettuato sui topi affetti da melanoma e da adenocarcinoma del dotto pancreatico. Le riduzioni del volume dei tumori sono state rispettivamente del 90 e del 60%; risultati senza dubbio importanti vista l’aggressività delle due patologie.