Secondo una ricerca realizzata da un team di ricercatori inglesi e pubblicata sulle pagine del Journal of Archeological Science, in un piccolo villaggio dello Yorkshire era di uso comune bruciare o sezionare i cadaveri, per evitare il ritorno dei morti. La credenza che gli zombi potessero tornassero tra i vivi per scatenare ogni sorta di sciagura, era molto diffusa in un’epoca in cui l’arrivo di pestilenze o delle carestie non aveva sempre una spiegazione razionale. Si tratta di una credenza ricorrente anche nel Seicento, epoca nella quale alcuni cadaveri a Venezia furono sezionati per lo stesso motivo.
I ricercatori hanno studiato un insieme di ossa di soggetti con un’età compresa tra i due ed i quaranta anni, di entrambi i sessi, scoprendo tracce di violenza inaudita, spessp praticata molti anni dopo la morte. Ma le violenze sui cadaveri non hanno risolevvato le sorti del villaggio di Wharram Percy, teatro dei ritrovamenti, visto che nei secoli successivi è stato quasi interamente abbandonato. Oggi il villaggio terrorizzato dagli zombi si compone di poche rovine, una chiesa abbandonata e solo rare case.
Fonte: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2352409X1630791X