Manca davvero poco all’arrivo della cometa verde. Domani, primo aprile 2017, l’oggetto raggiungerà il punto di minima distanza dal nostro pianeta. Dalla sua scoperta, risalente al 1858, la Cometa 41P/Tuttle-Giacobini-Kresák non aveva mai raggiunto una distanza così ravvicinata dalla Terra. Sarà di 21,2 milioni i chilometri che ci separano dall’oggetto; uno spazio davvero ridotto che offrirà un’occasione unica agli appassionati che intendono osservarla. L’oggetto sarà nel nostro cielo dall’alba al tramonto, tra le costellazioni dell’Orsa Maggiore e del Dragone.
La bassa luminosità, purtroppo, renderà la cometa verde poco visibile ad occhio nudo, soprattutto nel primo periodo di aprile (anche se basterà un semplice binocolo per ammirarla). Bisognerà aspettare le settimane successive per poter osservare al meglio l’oggetto che, al pari del 1973, potrebbe essere inaspettatamente visibile anche ad occhio nudo. Dal 12 aprile, infatti, la cometa raggiungerà il perielio ovvero il punto di massimo avvicinamento al Sole, aumentando la luminosità. 41P/Tuttle-Giacobini-Kresák, conosciuta anche come “Cometa di San Patrizio”, è una cometa periodica e strettamente legata all’attrazione gravitazionale di Giove. Le apparizioni, nei decenni, sono state segnalate da diversi osservatori.