Ora legale: ecco i rischi per la salute

Il ritorno dell’ora legale, fissato tra il 25 ed il 26 marzo prossimo, porterà non pochi cambiamenti per le nostre abitudini. Spostare le lancette dell’orologio di un’ora, diminuirà le ore di sonno. Ma è sufficiente l’arrivo dell’ora legale per arrecare danni alla salute? Secondo gli esperti sono i soggetti cardiopatici, affetti da obesità e con sintomi di ansia e depressione ad accusare, di solito, maggiori disturbi per l’arrivo dell’ora legale. I disturbi più ricorrenti sono l’insonnia, la stanchezza e difficoltà di concentrazione.

Con lo spostamento delle lancette in avanti, infatti, avremo non poche difficoltà ad addormentarci, visto che per l’orologio biologico saranno ancora le 22 quando, invece, l’orario ”ufficiale” segna le 23. Le ricadute, secondo alcune ricerche scientifiche, sono molto simili al jet lag dei viaggiatori. Adattare l’orologio biologico al nuovo ritmo dell’ora legale è fondamentale visto che da esso dipendono numerose funzioni del nostro corpo: la fame, gli ormoni ed addirittura la temperatura. Non riuscire a portarlo ai nuovi ritmi può esporre al rischio di obesità, sindrome ansioso-depressiva, deficit di attenzione e sonnolenza prolungata.