Era il 13 marzo del 1782 quando William Herschel scoprì Urano, il settimo pianeta del Sistema Solare. Anche se nel periodo iniziale non comprese la natura planetaria dell’oggetto, successivamente ne identificò le caratteristiche battenzandolo con il nome di The Giorgium Sidus, ovvero il ”Pianeta di Re Giorgio III di Inghilterra”. Solo anni dopo si è riusciti a definire con maggiore precisione la natura del pianeta, individuandone anche i 15 satelliti e due sistemi di anelli. Urano ha un diametro di oltre 51mila chilometri classificandosi come il terzo corpo celeste più grande del Sistema Solare dopo i due giganti gassosi Giove e Saturno. In pratica Urano potrebbe contenere la Terra per 64 volte.
Ma è la particolare colorazione blu – verde a rappresentare una delle caratteristiche più riconoscibili del pianeta, estremamente ricco di idrogeno e metano. Il pianeta ha una temperatura glaciale, pari a 215 gradi sotto zero ed un particolare asse di rotazione, praticamente parallelo al piano orbitale. In pratica Urano ha una metà che rimane esposta per oltre quaranta anni al Sole mentre l’altra rimane al buio per lo stesso periodo.