Nonostante sia il pianeta di gran lunga più vicino alla Terra, poco o nulla si sa sulle condizioni della superficie di Venere. Il pianeta è sconvolto da continue tempeste, da violente piogge acide, da una pressione atmosferica pari ad oltre novanta volte superiore a quella della Terra e da temperature di oltre 470 gradi. A tali condizioni sarebbe impossibile per le sonde inviate Marte, resistere anche per pochi minuti. A dimostrarlo fu il Venerea 13, la sonda inviata dalla Russia negli anni ottanta su Venere e disintegratasi poche ore dopo aver toccato la superficie. Ma la NASA potrebbe avere la soluzione.
NASA: presto un rover in grado di resistere all’atmosfera di Venere?
Si tratta di una particolare sostanza, conosciuta come il carburo di silicio, in grado di resistere alla pressione ed alla temperatura del pianeta e che andrebbe a sostituire il silicio utilizzato per la realizzazione dei chip e delle interconnessioni. Il nuovo materiale, sperimentato nel Glenn Research Center dell’agenzia spaziale americana, potrebbe essere realizzata per la realizzazione dei vari componenti dei chip e per le interconnessioni tra i componenti. Per ora, con la speciale sostanza, è stato realizzato un oscillatore che si è mostrato in grado di resistere alle condizioni di Venere riprodotte in laboratorio. Che sia il primo passo per sbarcare sul pianeta?
