Anche se gli storici non hanno scoperto delle vere e proprie ricette dei Vichinghi, oggi è possibile risalire alla loro alimentazione analizzando il periodo storico e le varie aree geografiche in cui erano stanziati. Diana Bertelsen, del Viking Center di Ribe in Danimarca, nel corso di un’intervista rilasciata al National Geographic ha ricostruito, a grandi linee, le caratteristiche dell’alimentazione dei Vichinghi. E’ risaputo che l’agguerrito popolo del nord consumasse carne, ma anche piatti ricchi di verdure e, per dessert una sorta di yogurt: lo skyr. Si tratta di alimenti che accompagnavano spesso alle pesche che importavano dalle aree meridionali. I Vichinghi stanziati sulle coste della Scandinavia, ad esempio, mangiavano significative quantità di aringhe e salmoni, spesso salati per essere trasportati o consumati in futuro.
Nelle ostili terre della Groenlandia, invece, gli antichi consumavano la carne di foca, se appartenenti alle classi meno agiate, mentre i più ricchi gustavano spesso il caribù. Le verdure, naturalmente, variavano a seconda della stagione ed erano: bacche, rape, cavoli, alghe comprese, oltre ad una specie di porridge a base di orzo ed una di focaccia realizzata con la segale. Per insaporire il tutto i cuochi vichinghi aggiungevano condimenti come l’aglio, la cipolla ed il coriandolo. In occasione della festa dello Yule, invece, consumavano significative quantità di carne di cinghiale mentre non mancavano i formaggi, soprattutto freschi.