Trappist-1, le curiosità sui pianeti appena scoperti

La scoperta dei pianeti intorno alla stella Trappist-1 ci ha mostrato come possano esistere corpi celesti incredibilmente simili alla Terra, anche nello stesso sistema planetario. Ma un elemento è stato poco sottolineato nei vari articoli apparsi in rete o trasmessi in tv: i pianeti sono molto vicini l’uno all’altro. Si tratta di un fattore davvero curioso e che ci mostrerebbe, sul quinto pianeta di Trappist-1, ovvero Trappist-1 f, gli altri pianeti con dimensioni superiori alla Luna di ben quattro volte mentre la stella sarebbe dieci volte più grande del nostro Sole e caratterizzata da un colore rosso salmone.

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Ma un altro elemento è stato poco sottolineato: la rotazione sincrona dei pianeti rispetto alla stella. In pratica una metà dei corpi celesti è sempre illuminata dalla nana rossa mentre l’altra faccia è immersa in una notte perenne. L’atmosfera, se presente, potrebbe in parte redistribuire il calore dalla parte illuminata a quella al buio, ma solo attraverso potenti uragani. La mancanza di un’inclinazione orbitale, inoltre, impedirebbe l’alternanza delle stagioni. Trappist-1 è, come tutte le nane rosse, poco costante nell’irradiazione: a fasi di illuminazione si alternano momenti di cali vistosi di luminosità. Insomma chi volesse trasferirsi su questi pianeti non avrebbe vita facile.