Da sempre i popoli delle penisola di Jamal si sono alimentati con i prodotti della pesca, delle caccia e dell’allevamento. Un menu salutare per i nomadi del nord ovest della Siberia e composto da pesci di fiume e carne di cervo. Ma ora agli allevatori di renne, durante i frequenti attraversamenti dei centri abitati, capita spesso di acquistare anche spaghetti, tagliatelle ed altre golosità che hanno letteralmente stravolto la loro secolare dieta. E i risultati si traducono in un aumento esponenziale di casi di obesità, soprattutto nei bambini, mai avvistata a queste latitudini, .
La pasta, insieme a vari dolciumi sconosciuti alla tradizione artica, sta scalzando la più salutare alimentazione nomade, povera di alimenti trasformati come il pane. L’obesità di nomadi della Siberia comporta anche una minore capacità di spostarsi, con le distanze percorse annualmente che si sono dimezzate negli ultimi 25 anni. I carboidrati sono decisamente troppi, secondo gli esperti, ma soprattutto non in grado di aiutare a resistere ai climi estremi dell’area.