Era un dispositivo realizzato appositamente per resistere alle radiazioni, ma non ce l’ha fatta: la contaminazione del reattore 2 della centrale nucleare di Fukushima era così alta da aver messo fuori uso le telecamere. Il robot è stato, così, estratto dal reattore 2 nel quale era stato inserito per analizzare l’origine dei livelli di radiazione record registrati all’interno della struttura. Il primo dispositivo, come spiegano gli esperti, era stato inviato nella centrale nucleare per liberare il passaggio a Scorpion, il secondo robot con il compito di analizzare più approfonditamente i danni dell’incidente all’interno del reattore.
Ma sono bastate due ore per distruggere le telecamere impedendo il lavoro al dispositivo, guidato dagli esperti. Si tratta di un incidente sintomatico della situazione grave che caratterizza la centrale nucleare di Fukushima con radiazioni spaventose, ma non nuovo agli uomini della TEPCO che, in passato, hanno perso, per un’analoga situazione, un robot nel reattore tre. E’ di 650 Sievert all’ora il livello di radiazioni nel vaso di contenimento primario del reattore contro i 530 previsti in precedenza: una situazione che rende difficoltoso anche l’invio del robot Scorpion. L’obbiettivo degli esperti è di localizzare il combustibile fuso ed i danni alla struttura prima di procedere allo smantellamento della centrale nucleare; un processo che durerà anni.