Quando venerdì i primi volontari sono giunti sulla spiaggia di Golden Bay, nell’isola del sud della Nuova Zelanda non credevano ai loro occhi. Centinaia di cetacei spiaggiati coprivano quasi interamente la battigia perdendosi all’orizzonte. Uno spiaggiamento colossale, ma che non ha scoraggiato gli uomini e le donne che subito si sono messi all’opera per salvare il maggior numero possibile di globicefali: il particolare genere a cui appartengono gli animali spiaggiati. Ma per il 70% dei cetacei era già troppo tardi: non hanno resistito ad un ambiente a loro ostile morendo poche ore dopo allo spiaggiamento.
Con l’aiuto di asciugamani bagnati ed, aiutati anche dagli abitanti del posto, i volontari hanno tenuto i cetacei al fresco rimettendone in acqua 900, appena giunta l’alta marea. Ma sono bastate poche ore che, il nuovo abbassamento del livello del mare, riportasse sulla spiaggia gli animali. Le caratteristiche della Golden Bay, molto bassa e sabbiosa, rende il raggiungimento delle acque profonde una vera impresa. Ma i volontari non si sono dati per vinta ed hanno aspettato nuovamente l’alta marea. Secondo gli ultimi aggiornamenti i cetacei salvati dallo spiaggiamento sarebbero, in totale, oltre cento.