Un’immagine davvero spettacolare, ricostruita grazie agli scatti catturati tra il 204 ed il 2010 dal Mars Express e dal Mars Global Surveyor, ha consentito di risalire alle caratteristiche del polo nord di Marte. Una calotta particolare quella del pianeta rosso, con strutture a spirale che degradano dal polo verso sud, in un’area ampia oltre un milione di metri quadrati. Sarebbero stati i venti provenienti dal margine superiore verso il basso a modellare le strutture. Si tratta di un fenomeno dovuto alla Forza di Coriolis che determina le direzioni degli uragani, anche sul nostro pianeta. La calotta è, inoltre, solcata da una profonda spaccatura, una trincea dalla lunghezza di 500 ed una profondità di due chilometri nota anche come Chasma Boreale.
Si tratta di una struttura la cui origine è, molto probabilmente, più antica rispetto alle spirali circostanti. Durante il periodo invernale, sull’area del polo nord di Marte, precipita una grande quantità di biossido di carbonio, circa un terzo della sostanza presente nell’atmosfera, ricoprendo l’area di una coltre dallo spessore di un metro. Nel periodo estivo, invece, la sostanza risale verso l’alta lasciando, sulla calotta, il solo strato di ghiaccio.