L’attività dell’Etna è in continua evoluzione. Non si contano le scosse di terremoto e i boati avvertiti anche a notevole distanza. La nuova fase eruttiva ha portato con sé, oltre allo sciame sismico che ha colpito i comuni adiacenti al vulcano, anche un nuovo cratere. Si tratta di una formazione molto particolare conosciuta con il nome tecnico di pit crater ovvero un cratere a pozzo, molto profondo, in grado di generare anche una notevole attività.
Il nuovo cratere è stato individuato nell’area sud orientale dell’Etna e si sta rendendo protagonista di un’attività di tipo esplosivo. Il pit crater ha una forma circolare e deve la sua formazione al collasso dell’area superficiale. Dal maggio del 2016 non si contano gli eventi registrati dagli esperti in un crescendo che ha avuto il culmine in questi giorni. Il 7 agosto si è attivata la bocca chiamata Voragine dalla quale fuoriescono grandi quantità di gas incandescente, il 10 ottobre si è ridestata, con una forte esplosione, la Bocca Nuova fino agli ultimi giorni con il nuovo cratere avvistato sul lato.