Tutti hanno sentito nominare, almeno una volta nella vita, la formula “All You Can Eat”. Si tratta di un’offerta speciale che quasi tutti i ristoranti giapponesi hanno promosso offrendo il sushi ed, altre specialità della cucina del Sol Levante, a prezzi davvero abbordabili. Ma il consumo maggiore di sushi e quindi di pesce fresco, sta letteralmente prosciugando gli oceani di tutto il mondo. A rivelarlo è una ricerca pubblicata sulla pagine della rivista Nature. Secondo gli esperti l’utilizzo di reti illegali e la pesca intensiva stanno spingendo le acqua mondiali dritte al collasso.
E’ del 50% l’aumento di volume di pesca, negli ultimi anni, secondo i ricercatori, un dato allarmante che riguarda soprattutto il tonno rosso, con un declino del 98% degli esemplari presenti negli oceani. Situazione simile per i gamberi la cui pesca avviene, in Thailandia, con metodi di sfruttamento dei lavoratori. Entrambi sono ingredienti essenziali per il sushi, con una domanda in continuo aumento soprattutto in Europa e in America, dove il consumo di questa pietanza è sempre più una moda.