Toccare il ferro è uno dei gesti scaramantici più ricorrenti al mondo. Come spesso accade l’abitudine ha un’origine antichissima, probabilmente medievale. Pochi conoscono il nome di San Dunstano; eppure è proprio lui che ha introdotto, in un passato che si perde nelle nebbie del tempo, l’abitudine di proteggersi con il ferro. In pratica il santo avrebbe riconosciuto il demonio, sotto mentite spoglie, e gli avrebbe inchiodato dei ferri agli zoccoli promettendo di liberarlo se, in cambio, non fosse più entrato nelle case di chi esponeva un ferro di cavallo alla porta.
Il ferro, sempre in epoca medievale, rappresentava anche la spada o qualsiasi arma di difesa ed emblema di protezione da ogni pericolo. Nei secoli successivi, inoltre, era comune la credenza che il ferro potesse essere utilizzato per scacciare il male, le streghe ed, in molte aree del mondo, anche gli orsi e i forti temporali. In alcuni paesi del nord Europa la figura del ferro come portafortuna è sostituita dal legno: un materiale che, soprattutto negli alberi sacri, era una sorta di “contenitore” degli spiriti benigni.