Sono immagini di effetto quelle riprese da un drone sulla profonda crepa avvistata sull‘Antartide. Una formazione che percorre un’area di 40 chilometri e che ha causato la chiusura della stazione di ricerca ‘Halley VI’ del British Antarctic Survey. La spaccatura ha subito, nell’ultimo periodo, un’evoluzione impressionante raddoppiando in soli tre mesi. Un’enorme voragine si è aperta, quindi, in direzione sud, poco lontano dalla struttura costringendo gli esperti a spostarsi.
Si tratta di una situazione inedita per gli scienziati che hanno avvisato come i cambiamenti climatici stiano provocando delle ricadute davvero impressionanti sia sull’Antartide ma anche al Polo Nord, dove le temperature registrate, negli ultimi mesi, sono inferiori di trenta gradi rispetto alla media. Anche se non esisteva un rischio immediato, gli studiosi hanno scelto comunque di spostarsi per l’imprevedibilità dell’evoluzione della crepa. Fortunatamente la stazione si compone di moduli facilmente smontabili attraverso delle gambe idrauliche.