Ormai l’emergenza riguardo la resistenza agli antibiotici è sempre più un dato di fatto. A rivelarlo è una ricerca pubblicata sulla pagine del Dailymail. Sono dodicimila i casi di decessi direttamente correlabili alla resistenza agli antibiotici nel Regno Unito nell’anno appena concluso: numeri allarmanti che aggravano una condizione di costante crescita dei casi, negli ultimi anni. Il fenomeno caratterizza, ormai, tutte le tipologie di farmaci e riguarda anche gli antibiotici “di ultima istanza” ovvero somministrati ai pazienti che hanno accusato già una precedente resistenza ai medicinali.
Klebsiella pneumonia ed escherichia coli sono i batteri che, più di tutti, registrano numeri di casi in crescita mentre diminuiscono gli episodi di resistenza a meticillina dello staffilococco. Anche Vytenis Andriukaitis, il commissario europeo Health and Food Safety, ha sottolineato come la resistenza gli antibiotici rappresenti il motivo di maggiore preoccupazione per la salute nel Vecchio Continente ed una delle sfide più importanti che dovrà essere affrontata dalla medicina moderna. Le ricadute potrebbero essere davvero pesantissime con l’impossibilità di effettuare anche le più semplici operazioni, la terapia intensiva e la chemioterapia: insomma un salto indietro di decenni per la medicina.