Accade molto spesso che, nel linguaggio comune, vengano utilizzati termini la cui origine appare avvolta nel mistero. E’ il caso del termine “bufala“, una parola molto comune ed accostata alla divulgazione di una notizia falsa. Ma perché si dice in questo modo? L’origine, come detto, non è chiara e sembra derivare dal dialetto romanesco nel quale è comune dire “Rifilare una bufala” intendendo una truffa. Il motivo è lo scarso valore che avevano in passato questi animali, non ancora utilizzati per la produzione di mozzarella ed accostati ad un ambiente fangoso e sporco.
Un’altra origine potrebbe essere ricondotto all’espressione “menare per il naso come una bufala“. In questo caso si intende l’antica modalità di trascinare l’animale utilizzando un anello al naso. Allo stesso modo, quindi, la notizia falsa trae in inganno il credulone “trascinandolo” a credere ad una storia in realtà inventata. E’ interessante notare come, nell’antica tradizione toscana, venivano realizzare delle feste cavalleresche che prevedevano mascherate e scherzi. Il nome di queste feste era, appunto, bufala, termine con il quale, con il trascorrere dei secoli, si descrivevano le burle in generale.