Abbiamo già parlato della notevole fase di gelo in arrivo sull’Italia tra domani, Giovedì 5 Gennaio e Domenica 8, quella che potrebbe essere l’ondata di freddo più intensa degli ultimi decenni, anche peggio di quella che nel Febbraio 2012 ha portato nevicate eccezionali e gelo estremo su moltissime zone d’Italia. Particolare attenzione però va posta in regioni come Abruzzo e Molise, quelle che sicuramente saranno investite con maggior vigore dalle gelide correnti orientali di matrice buranica (provenienti dalle steppe russe, anche se questa ondata fredda avrà caratteristiche molto simili a quelle artiche-scandinave, visto lo spessore del freddo). In queste due regioni, investite dal gelo da Est, avremo la formazione di quello che si chiama ASE, Adriatic Snow Effect, ovvero una lunghissima striscia di temporali e nubi ad alto sviluppo verticale che saranno causati dal gelo che, una volta sceso dai Balcani, incontrerà il Mar Adriatico.
Grazie all’ASE, Abruzzo e Molise avranno un afflusso pressocchè continuo di neve, gelo e temporali nevosi, e ciò si traduce nella seria possibilità di assistere a nevicate di portata eccezionale. Nella zona della Majella, sull’Altopiano delle Cinque Miglia, a Capcracotta o nel Matese si potrebbe assistere a nevicate per un totale di 100/250 centimetri al termine dei fenomeni, ma tutti gli Appennini saranno finalmente innevati, con eccezione dell’Appennino Tosco-Emiliano, che comunque dovrebbe beneficiare di qualche nevicata a fine prima decade.
La Puglia potrebbe fare la storia: sempre grazie all’ASE, si formeranno strisce temporalesche che invaderanno di neve, letteralmente, alcune zone della Puglia. Come si può vedere nella mappa allegata qui sopra, per la neve in Puglia sarà o tutto o niente. Ci saranno dunque zone che potrebbero beneficiare di quasi mezzo metro e delle zone in cui non andranno oltre la fioccata coreografica. Una cosa è certa: per la Puglia si tratterà di un’ondata di gelo che non sarà dimenticata presto.