Salekhard, Norilsk, Yakutsk, Anadyr sono solo alcune delle città siberiane costruite su uno strato di permafrost sotterraneo. Si tratta di un terreno perennemente ghiacciato che caratterizza buona parte della Siberia e su cui sono stati costruiti interi insediamenti abitati. Ma ora con l’aumento delle temperature globali, particolarmente avvertito anche a queste latitudini, il ghiaccio sotterraneo si sta sciogliendo ad una velocità sempre maggiore mettendo a rischio la stabilità degli edifici. Bolle di gas emergono così dal sottosuolo aprendo voragini inaspettate che terrorizzano la popolazione. Non si contano le strutture che mostrano improvvisamente crepe in più punti e, nei casi più gravi, dei veri e propri crolli.
Ma in futuro potrebbe essere anche peggio. A rivelarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista Società Geografica Americana di New York che ha analizzato la situazione in quattro città della Siberia. Secondo i ricercatori nelle città di Yakutsk e Norilisk la situazione potrebbe peggiorare rapidamente dal 2040 e già dal 2020 a Salekhard ed Anadyr ; il tutto dipende dall’evoluzione dei cambiamenti climatici nei prossimi anni.