Quella di Capodanno sarà una notte leggermente più lunga. Allo scoccare delle 23:59:59 le lancette, al Meridiano di Greenwich, dovranno effettuare un ulteriore “tic” prima di passare all’anno nuovo. Il motivo è legato alla sincronizzazione degli orologi atomici al movimento di rotazione della Terra. Quest’ultimo ha una velocità che può variare per l’interazione mareale e gravitazionale e quindi non combaciare con il calcolo degli strumenti. Il ritardo che quotidianamente registra il nostro pianeta, se sommato, raggiunge un secondo ogni due anni. Una differenza che, alla lunga, porterebbe ad uno sfasamento tra il movimento di rotazione e l’orario.
La misurazione del tempo avviene, in via ufficiale, grazie ai precisi orologi degli istituti metrologici nazionali. Ma si tratta di un calcolo che non si basa sulla rotazione della Terra. La differenza tra questi due valori viene così appianata periodicamente dall’aggiunta o la sottrazione di un secondo in un giorno precedentemente determinato. Si tratta di una decisione che può essere presa solo dell’International Earth Rotation and Reference Systems Service di Parigi e ricade sull’orario ufficiale di Greenwich. L’aggiunta del secondo avverrà, in Italia, alle 00:59:59. Subito dopo avremo le 00:59:60 e non 01:00:00.