Ogni anno le festività di Natale si caratterizzano per un significativo aumento del tasso di mortalità. A rivelarlo è una ricerca pubblicata dal Journal of American Heart Association e basata sui dati della mortalità negli USA tra il 25 dicembre ed il sette gennaio tra il 1988 al 2013. In pratica, secondo gli esperti, i dati sulla mortalità, soprattutto nel periodo invernale, mostrano numeri già ben al di sopra della media, per le basse temperature e l’influenza. Ma è durante le festività del Natale che i dati registrano un ulteriore aumento, pari ad oltre quattro punti percentuali con un’età media, per gli eventi cardiaci, di 76,2 anni contro i 77,1 del resto dell’anno. Per quale motivo?
Secondo i ricercatori potrebbero essere lo stress emotivo, il repentino cambiamento di dieta e la maggiore assunzione di alcol a rappresentare l’origine dell’aumento di mortalità, oltre alla diminuzione del personale negli ospedali. In questo periodo, inoltre, in molti si allontanano dai centri maggiori trascorrendo vacanze in montagna, ben lontano dalle strutture ospedaliere aumentando i tempi di soccorso. Insomma una serie di fattori concomitanti che, insieme, portano all’aumento del fenomeno.