Non è chiara l’origine delle sei onde radio catturate dagli strumenti il 20 dicembre scorso. La provenienza del fenomeno è la Costellazione dell’Auriga, un gruppo di stelle localizzato ad una distanza di milioni di anni luce. La serie di sei segnali è stata preceduta da un’altra rilevazione, composta da 11 onde radio, e proveniente dalla stessa origine. Ma non è finita qui, perché dal 2007 sono state quasi una ventina le rilevazioni di questo genere, sempre dalla stessa costellazione. Si tratta, quindi, di un fenomeno ripetuto che, secondo gli esperti, non sarebbe stato originato da un unico evento come una collisione o un’esplosione di una stella, come indicato dal ripetersi delle onde.
Gli scienziati, segnalando il fenomeno sull’Astrophysical Journal, hanno anche affermato come potrebbe trattarsi di una stella di neutroni anche se non si hanno certezze a riguardo, per l’enorme distanza che ci separa dalla costellazione. La stella di neutroni è un corpo celeste compatto, dalle dimensioni davvero ridotte. Si tratta, in pratica, di una stella degenere, cioè giunta alla fine del ciclo vitale ed in grado di emettere potenti radiazioni prima di spegnersi definitivamente.