Analizzare il campo magnetico terrestre, dall’alto, consente di scoprire i misteri del sottosuolo. A rivelarlo sono i ricercatori dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea che, attraverso la coppia di satelliti Swarm, sono in grado di monitorare l’interno del nostro pianeta anche a profondità notevoli. L’analisi di questo fondamentale parametro ha permesso di scoprire una sorta di fiume di ferro, un flusso sempre più veloce che scorre nella parte più esterna del nucleo, al confine con il mantello. In pratica si tratta di una corrente che sposta un’enorme quantità di metallo fuso del nucleo ad una velocità pari a 40 chilometri all’anno.
Si tratta di un dato impressionante viste le tempistiche di alcuni movimenti geologici che caratterizzano, ad esempio, le placche o lo stesso nucleo terrestre. La velocità del flusso, inoltre, è letteralmente triplicata dal 2000 ad oggi: un fattore che rende l’osservazione ancora più straordinaria. Ma le sorprese non sono finite qui: le variazioni del campo magnetico, rilevate da Swarm, sono davvero tante ed il fiume di ferro potrebbe modificare presto direzione e velocità.